Grammy Awards 2017: i Velvet Underground riceveranno un premio alla carriera
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Grammy Awards 2017: i Velvet Underground riceveranno un premio alla carriera

La Recording Academy ha assegnato ieri i Grammy Awards 2017 alla carriera e il riconoscimento è andato ai Velvet Underground

La Recording Academy ha assegnato ieri i Grammy Awards 2017 alla carriera, che saranno consegnati nel corso della cerimonia in programma il prossimo 12 febbraio allo Staples Center di Los Angeles.

Il riconoscimento è andato ai Velvet Underground, a Sly Stone, alla sacerdotessa del soul Nina Simone, alla cantante gospel Shirley Caesar, al pianista jazz Ahmad Jamal, al chitarrista Charley Pride e a uno dei padri del country, Jimmie Rodgers.

Una delle rock band più influenti di tutti i tempi

Nella motivazione allegata dai giurati per onorare l’iconica band di Lou Reed si legge:

«Nonostante siano durati per un tempo relativamente breve e abbiano avuto un successo commerciale circoscritto, i Velvet Underground sono oggi riconosciuti come una delle rock band più influenti di tutti i tempi. I Velvet Underground erano, forse, sempre avanti rispetto al loro tempo, sia dal punto di vista visuale sia da quello del suono. Considerati come la quintessenza del proto-punk, hanno continuato ad essere negli ultimi cinquant’anni la formazione di riferimento per una serie di movimenti del rock moderno».

Agli occhi del pubblico rock l’assegnazione più di peso è, senza ombra di dubbio, quella alla band dello scomparso Lou Reed, che all’establishment musicale risultò nella migliore delle ipotesi aliena, se non addirittura una spina nel fianco.

Con la line-up indicata nella nota, infatti, il gruppo fu attivo solo dal dicembre del 1965 al settembre del ’68, quando Cale – in aperto dissidio con Reed – lasciò il proprio posto (che avrebbe ripreso nel 1993 per il reunion tour Live MCMXCIII) per venire sostituito da Doug Yule. Durante questo breve lasso di tempo la band pubblicò solo due album, “The Velvet Underground & Nico” nel ’67, oggi considerato una pietra miliare ma allora un’autentica catastrofe dal punto di vista finanziario, e “White Light/White Heat” l’anno successivo, che non andò certo meglio, entrando di sfuggita nella top 200 di Billboard al 199esimo posto.

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ultimo aggiornamento: 21 Dicembre 2016 14:08

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